Secondo l’ISTAT (2010) in Italia circa 3 milioni di “disabili” vivono in casa a causa limitazioni nell’espletamento delle attività nella vita quotidiana. Tra loro molti sono minori con deficit intellettivo o specifici disturbi della sfera cognitiva (es. linguistici) e anziani con demenza. La soluzione al problema è promuovere una sufficiente integrazione socio-affettiva con interventi abilitativi e riabilitativi che stimolino meccanismi di neuroplasticità con lo svolgimento di compiti cognitivi: la cosiddetta “riabilitazione cognitiva”, basata anche sulla costruzione di una rete di sostegno e di opportunità per il paziente e la sua famiglia.
L’elemento chiave in questo senso è lo sviluppo di procedure di valutazione e riabilitazione delle funzioni neuropsicologiche efficaci e usufruibili dai pazienti non solo nei presidi ospedalieri ma anche nelle scuole o nelle strutture residenziali. Nel caso ideale, per contenere la spesa, la procedura di riabilitazione cognitivo-motoria esterna ai presidi sanitari dovrebbe essere svolta in videoconferenza da personale sanitario.
Il progetto VESPA ha sviluppato per questo un sistema computerizzato di realtà virtuale (VR) ad alta immersione, tele-supervisionabile da personale sanitario localizzato in strutture sanitarie remote, per la valutazione quantitativa e la riabilitazione delle funzioni cognitivo-motorie, tra gli altri, in individui con deficit intellettivo, linguistico o AD. VESPA può essere installato in presidi ospedalieri, scuole o strutture residenziali. Un sistema di videoconferenza permette al personale sanitario specializzato di fornire assistenza sia al paziente che al personale tecnico locale. I risultati della valutazione o riabilitazione cognitivo-motoria sono trasmessi in modo sicuro, automatico e veloce via Internet, al centro sanitario di riferimento in modo da essere usati per l’aggiornamento automatico e quotidiano dei piani di riabilitazione.
VESPA permette a bambini e anziani di svolgere ogni giorno la riabilitazione cognitivo-motoria direttamente a scuola o nelle strutture residenziali, garantendo continuità nell’istruzione scolastica e nell’assistenza, risolvendo il problema del trasporto per i caregiver.
La realtà virtuale di VESPA possiede un notevole potenziale riabilitativo per le persone con disabilità intellettiva, sia in intervento che in valutazione ed è un ambiente sicuro in cui praticare le abilità cognitive con un tutor computerizzato infinitamente paziente e coerente, in un ambiente divertente e motivante.
VESPA ha sviluppato un dispositivo complesso, che interconnette reale e virtuale in un gioco di simulazione per costruire innovativi setting di riabilitazione cognitiva, rivolto a soggetti con deficit cognitivi. Il gioco motiva all’uso di VESPA sia i giovani che gli anziani, facilita l’apprendimento e costituisce un’esperienza centrale del processo che conduce la persona ad apprendere il mondo. Nella VR ad immersione, la persona manipola oggetti virtuali permettendo di valutare funzioni cognitivo-motorie prassiche e costruttive nello spazio 3D. L’esecuzione dei compiti in 3D permette di valutare i deficit visuo-spaziali a livello percettivo, attentivo e l’apprendimento-memoria, associati o meno al controllo fine del movimento manipolativo in 3D e ad istruzioni verbali per la valutazione della comprensione linguistica.
VESPA è innovativo per l’evoluzione dinamica dei modelli di software proposti per il monitoraggio in telemedicina e la gestione della riabilitazione cognitiva in VR proponendo un modello di evoluzione delle tecnologie ICT per il monitoraggio e la riabilitazione cognitiva in giovani e anziani con disturbi intellettivi che va oltre il momentaneo investimento in tecnologie locali ed isolate sul territorio siciliano, bensì già integrata in un progetto di rete su scala europea.